Via libera del Cdm al decreto sostegni. Dopo un lungo braccio di ferro tra i partiti nella
maggioranza è stata trovata l’intesa sul tema della cancellazione delle cartelle fiscali. Alla
fine, è passata la proposta di mediazione avanzata dal Ministro Daniele Franco e dal
premier Mario Draghi, dubbioso su una sanatoria di ampio respiro caldeggiata da Lega e
Forza Italia.
“Capisaldi del decreto sono il sostegno alle imprese, al lavoro e l’aiuto contro la povertà.
Un’operazione da 32 miliardi, che è ancora parziale e sarà corretta con un nuovo
scostamento ad aprile” – ha scandito Draghi al termine della conferenza stampa del
Cdm. Per quanto riguarda i pagamenti alle imprese a partite IVA “i pagamenti
inizieranno l’8 aprile, per chi avrà fatto domanda. Se tutto va come previsto, 11 miliardi
entreranno nell’economia nel mese di aprile.”
Il testo ufficiale del decreto sostegni, emanato per l’emergenza Covid-19 e approvato il 19
marzo 2021, prevede molte novità sia in materia fiscale che sul lavoro. Il testo del decreto
si articola in 5 titoli e 41 articoli. Di seguito i principali ambiti di intervento del decreto
sostegni 2021:
sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
lavoro e contrasto alla povertà;
salute e sicurezza;
sostegno agli enti territoriali;
ulteriori interventi settoriali
Sostegno alle imprese e all’economia: i nuovi contributi a fondo perduto
Art.
1
Contributo a fondo perduto a favore degli operatori economici e proroga dei
termini per la precompilata IVA
Art.
2
Misure di sostegno ai comuni montani
Art.
3
Fondo autonomi e professionisti
Art.
4
Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione e
annullamento dei carichi
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Art.
5
Ulteriori interventi fiscali di agevolazione e razionalizzazione connessi
all’emergenza covid-19
Art.
6
Riduzione degli oneri delle bollette elettriche
Tra le principali novità introdotte dal decreto sostegno vi è senza dubbio il nuovo
meccanismo di accesso ai contributi a fondo perduto. Non solo è stato introdotto il
superamento dei codici ATECO, con la conseguente inclusione anche dei professionisti
tra i beneficiari, ma è anche stata apportata una completa rivisitazione delle regole di
accesso:
Requisito chiave resta il calo del fatturato: il valore determinate scende dal 33%
al 30%;
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato in misura pari
all’importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare
medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare
medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019 come segue:
Percentuale di calcolo dell’importo del
contributo a fondo perduto
Ricavi e compensi di imprese e
professionisti
60% della perdita Fino a 100 mila euro
50% della perdita Tra 100 mila e 400 mila euro
40% della perdita
Tra 400 mila euro e 1 milione di
euro
30% della perdita Tra 1 milione e 5 milioni di euro
20% della perdita Tra 5 e 10 milioni di euro
i codici ATECO non rappresentano più un elemento rilevante per l’accesso, in
questo modo si concede un via libera anche ai professionisti che hanno atteso a
lungo di poter essere inclusi in questo meccanismo di aiuti;
cresce il limite di ricavi e compensi entro il quale è possibile richiedere l’aiuto:
passa da 5 a 10 milioni di euro.
Si definisce una nuova modalità di calcolo dell’importo che, resta lo stesso per
quanto riguarda il valore minimo e massimo (da un minimo di 1.000 o 2.000 euro,
in base alla tipologia di soggetti può arrivare fino a 150.000 euro), ma variano gli
scaglioni di riferimento per determinare, in base alla perdita, la somma cui si ha
diritto;
Cambia anche la modalità di utilizzo degli importi: accanto al pagamento diretto
si aggiunge la possibilità di utilizzare le somme in compensazione tramite modello
F24.
Di seguito si riportano le percentuali per il calcolo del contributo a fondo perduto in base
ai ricavi e compensi.
Per fare domanda sarà necessario attendere il provvedimento dell’Agenzia delle
Entrate, da quel momento, secondo quanto dichiarato dal premier, ci saranno 60 giorni di
tempo per fare richiesta tramite la piattaforma Sogei, ma i primi pagamenti dovrebbero
partire già dall’8 aprile 2021, per concludersi entro la fine del mese.
Tra le misure riproposte dal Decreto Sostegni, al fine di fronteggiare l’emergenza
economica scaturita dal diffondersi dell’epidemia da Covid 19, sono state introdotte
nuove indennità per i lavoratori del turismo e dello spettacolo. In particolare, è
riconosciuta, a determinate condizioni e nel rispetto di specifici requisiti, un’indennità
onnicomprensiva di € 2.400 a:
dipendenti stagionali del settore del turismo
lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese operatrici operanti nel
settore del turismo
intermittenti
lavoratori occasionali, senza partita iva iscritti alla gestione separata
incaricati alle vendite a domicilio
lavoratori iscritti al fondo pensione lavoratori dello spettacolo
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